Per credenze orientali intendiamo tutti i mobili non alti, utilizzati in passato per contenere alimenti, vestiti, vettovaglie, libri o oggetti legati al culto. Dunque una varietà talmente ampia che continua a sorprenderci!
Le credenze cinesi più imponenti sono certamente quelle a pannelli decorati del Ganzu: la struttura è in lacca rossa o mattone, e le ante sono in colore ocra con raffigurazione paesaggistiche o di nature morte.
Le credenze etniche più chich sono invece quelle dello Shanxi: in lacca rossa lucida e con raffinati decori a tema caratteristico, sono proprio loro le credenze cinesi per antonomasia, quelle che ci si immagina di trovare nelle case eleganti!
Il rigoroso buffet cinese in lacca a più ordini di cassetti è invece il mobile funzionale, adatto ad ogni ambiente, persino a una cucina o un open space. Poi ci sono il lungo e pregiato altare cinese domestico, l’originale credenza con le ante a libro, il portavivande con lievi decori in china, la dispensa con ante e cassetti intagliati…
La madia mongola è quella che noi amiamo maggiormente: originariamente era un contenitore per granaglie che si apriva dall’alto (come del resto tutte le madie etniche); poi il pannello frontale fu aperto e trasformato in anta. Dunque, benché il mobile abbia ora la funzionalità di un buffet, mantiene la linea solida e possente del contenitore di granaglie, seppur impreziosito dai decori gentili. Assai simili sono le madie cinesi del Ganzu, però i decori e i colori sono meno squillanti.
Le credenze tibetane hanno decori fantastici e portano con sé l’incanto e la spiritualità del luogo dal quale provengono. E l’angolo della casa dove viene posizionata la credenza, non solo diventa più aggraziato ma anche acquisisce una nuova aura.